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I tè cinesi, il rito tradizionale e gli abbinamenti gustosi

…le mille e mille varietà di tè cinesi

Uno dei beni più preziosi per la Cina, ma anche la componente fondamentale dei pasti e delle giornate dei suoi abitanti. Mentre per gli occidentali bere il tè è sinonimo di un momento di svago, accompagnato da qualche biscotto, una chiacchierata in compagnia oppure ad un momento di relax, davanti a un film o mentre si legge un libro, per i cinesi il tè accompagna un vero e proprio rituale di tradizione millenaria.

Il tè è armonia, è proprio di un’élite con solidi principi di moralità e di educazione, il tè è cura dell’ospite, ma è anche parte della medicina tradizionale cinese.

Le varietà di tè sono numerosissime: ogni regione della Cina ha diverse caratteristiche di sapore, colore, profumo. Quella più diffusa, e che è diventata più famosa anche in Occidente e nel resto del mondo, è il tè verde, ma anche questo ha tantissime declinazioni, e poi c’è il tè rosso, o i tè oolong: il mondo del tè è davvero vasto e dettagliato, ancora poco conosciuto in occidente. Tutte queste varietà, però, derivano da una sola pianta, la Camellia sinensis, che dà vita ai tè più pregiati così come a quelli più comuni; a fare la differenza e a diversificare le tipologie è la tecnica di lavorazione delle foglie.
Insomma, la Cina è ricoperta da immense piantagioni di tè, ognuna con un proprio profumo, sconfinate valli di sfumature di verde brillante che, davvero, attraversano il paese nella sua parte meridionale: la pianta del tè difficilmente cresce nella zona nord della Cina. Le regioni di Sichuan, Taiwan, Guangdong o il Tibet sono zone ricche di questo tesoro verde.

Ci sono tè che hanno il profumo dei fiori, come il Moli Hua Cha, al gelsomino, un tè originario della provincia del Fujian, nel sud-est della Cina, zona nota per i suoi mercati dei fiori, le cui foglie spesso vengono mescolate a quelle del tè. Ci sono tè che hanno preso le loro caratteristiche dalle rocce tra cui cresce la Camellia, come il tè oolong Shui Xian, che proviene dalle alte montagne di Wu Yi Shan, in un terreno che restituisce un alto quantitativo di minerali.

Ancora, c’è il tè noto come Pu Erh, prodotto nella provincia di Yunnan, al confine con il Tibet, dal colore rosso scuro, l’aroma di legno umido e che subisce la particolare lavorazione della post-fermentazione.

Durante la cerimonia tradizionale del yum cha, il tè si abbina con i dimsum, i piccoli piattini della tradizione cinese come i ravioli o i bao, ad esempio; ma ad Hong Kong non è inusuale trovare tè di alta qualità come ingredienti di cocktail, o berlo alla “Hong Kong style”, con il latte – usanza che gli inglesi hanno rubato agli abitanti di Hong Kong e non viceversa!

La tradizione, la meticolosità nella preparazione, la qualità del prodotto finale, l’affetto per i ricordi: tutto questo è il tè per i cinesi, anche e soprattutto per chi si è trasferito fuori dal paese. La ricerca di piantagioni con caratteristiche uniche e particolari, piccole ma di una qualità ancora quasi introvabile in Italia è la direzione cui tendiamo per fare conoscere anche qui il vero tè cinese in tutte le sue insolite e straordinarie sfaccettature.

19/04/2019